COMUNICATO STAMPA
AREA EX CERUTI. POTEVA ACQUISTARLA IL COMUNE. ORA LA NUOVA PROPRIETÀGARANTISCA UN RECUPERO DAVVERO SOSTENIBILE PER LA BOLLATE DEL FUTURO
La notizia è di qualche giorno fa: Officine Mak, società specializzata nella rigenerazione urbana e riqualificazione di grandi aree dismesse, ha acquistato l’area ex Ceruti all’asta.
É una buona notizia dopo vari anni di immobilismo? Lo si capirà dai frutti, si direbbe con espressione evangelica, cioè dalle scelte effettive di progettazione che verranno fatte e dalle modalità con le quali si arriverà ad esse. Noi non ci facciamo troppe illusioni.
Una cosa, comunque, ai nostri occhi è certa: l’amministrazione cittadina ha perso un’occasione straordinaria sulla ex Ceruti; con una base d’asta così abbordabile dal punto di vista economico avrebbe potuto acquistare direttamente l’area (pensiamo ai vari avanzi di bilancio di questi ultimi anni, svariati milioni di euro) e poi cercare valide partnership locali e non per progettare la rigenerazione del sito.
In tal modo avrebbe avuto un ruolo davvero centrale per il recupero dell’ex Ceruti.
Così non è stato. Mancanza di coraggio e lungimiranza politico-amministrativa? Qualcuno dirà che abbiamo una mentalità statalista superata. Incassiamo la critica, ma quando c’è di mezzo un pezzo così importante di città futura e di bene comune e ci sono le condizioni perché il pubblico possa intervenire con intelligenza e visione strategica, vorremmo vedere intraprendenza, decisione e determinazione da chi ci amministra. Ad esempio, troppe volte nella nostra città è successo e succede che i tanti oneri di urbanizzazione incassati anche consumando aree verdi (le nuove palazzine dietro Madonna in Campagna, l’ambito 3 tra Ospiate e Baranzate di prossima realizzazione) non tornino a beneficio del territorio con investimenti ed opere significative ma siano utilizzati a pioggia qua e là nelle pieghe del bilancio.
Ora, comunque, c’è un punto di partenza nuovo: auspichiamo vivamente che tutto il processo di bonifica e recupero della ex Ceruti avvenga in modo condiviso e partecipato, che tutta la città nelle sue diverse articolazioni venga coinvolta e che quest’area centrale e strategica diventi il trampolino di lancio per la Bollate sostenibile dei prossimi vent’anni. Almeno su questo versante amministrazione comunale e nuova proprietà diano prova di lucidità, efficienza e visione a lungo termine. Non ci si propini di nuovo aria fritta, urbanisticamente parlando, cioè ancora e sempre case e supermercati e qualche contentino di contorno. Il recupero dell’area ex Ceruti richiede progetti qualificati!
Noi di Legambiente Bollate siamo a disposizione per idee e proposte ed insieme pretendiamo chiarezza, trasparenza e reale ricerca di partecipazione.
05 giugno 2022
Circolo Legambiente Bollate
