I famosi “due pesi e due misure” della politica…

22687518_2103963726296184_8426162292303114851_nMentre a Bollate l’amministrazione comunale di centrosinistra, per il tramite di un avvocato di diritto amministrativo, ci ha fatto sapere che il nostro circolo é portatore di “ interessi diffusi” ( ma va?) e che per questo non è stato invitato all’ultimo incontro in “Città metropolitana”, in qualità di “uditore” sul problema Bitumati 2000, , in un’ analoga situazione di disagio olfattivo, altrove esponenti della stesso colore politico si esprimono in modo totalmente opposto.
Per la precisione , come riportato nell’ articolo <<Tavolo sui cattivi odori-“insieme li eliminiamo”>>, nella “Prealpina” del 18.10.2017 , a pagina 24, lo fa il signor Tommaso Police, segretario cittadino e capogruppo del PD in Consiglio comunale, a Cassano Magnago, comune amministrato dal Centrodestra, facendosi portatore di questa interessante proposta : << Il fenomeno – afferma – si sta prolungando ben oltre i mesi più caldi, probabilmente a causa delle temperature sopra la media. Così le segnalazioni dei cittadini, e relativi disagi, si moltiplicano, senza che si veda una soluzione all’orizzonte. Per questo torno a chiedere la costituzione del tavolo di lavoro».
L’articolista della “ Prealpina” riporta che il Tavolo “… dovrebbe comprendere almeno rappresentanti delle amministrazioni di Cassano, Fagnano Olona e Cairate, cioè dei comuni che condividono il problema”.
<< Ma penso anche – aggiunge Police – ad Arpa, Provincia, Legambiente e in generale alle associazioni che si occupano di ecologia e salvaguardia del territorio».
A chi avanza l’ipotesi che un coordinamento tra più soggetti possa portare a difficoltà di acquisizione dei dati e ad individuare con precisione la fonte dei miasmi, sempre nell’articolo si legge: << E’ anche per questo – obietta l’esponente Pd – che sarebbe opportuno un coordinamento. Con un monitoraggio sovracomunale si potrebbero verificare le situazioni che, pur sgradevoli, non destano preoccupazione e tranquillizzano i cittadini coinvolti. E concentrare progressivamente l’attenzione su quelle più problematiche. Anche se potrebbe già essere tardi: l’imminente calo delle temperature dovrebbe fare cessare il fenomeno. Fino alla prossima estate, quando il problema rischia di ripresentarsi tale e quale».

Nota : l’ articolo è consultabile e scaricabile dall’archivio della rassegna stampa di Legambiente Lombardia – mese di ottobre 2017 (http://lombardia.legambiente.it/…/rassegna-stampa-online-tu…)”

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