Bollate è in zona rossa. Le autorità sanitarie ed istituzionali (Regione e Prefettura), in base agli ultimi allarmanti dati epidemiologici locali, hanno assunto questa decisione drastica per contenere una pericolosa e veloce diffusione del Covid 19, soprattutto nella sua “variante inglese” ritenuta più contagiosa. Il fine di questo provvedimento è tutelare la salute dei cittadini; su questo obiettivo crediamo che nessuno abbia qualcosa da eccepire. Il sindaco, Francesco Vassallo, ha dichiarato nelle varie interviste televisive degli ultimi 2 giorni che la zona rossa è stata istituita in via precauzionale; in altre parole, diciamo noi, per prevenire un aumento esponenziale dei casi di infezione, difficile poi da gestire sotto il profilo sanitario.
Recenti studi scientifici attribuibili a centri di ricerca e università stanno analizzando le possibili connessioni tra la trasmissione del virus e l’aria fortemente inquinata che respiriamo nella pianura padana e quindi anche a Bollate. Traffico, emissioni di fumi nocivi da parte di aziende locali, cementificazione eccessiva, perdita degli ambienti naturali: tutto questo concorre a creare le condizioni perché la salute dei cittadini bollatesi sia a rischio. Ancorché non sia ancora stata dimostrata in via definitiva questa correlazione, certo è che respirare male ci rende deboli, più esposti alle malattie e con minor capacità di essere resilienti.
Pazienza quindi per la zona rossa per la Covid 19, se necessaria; ma chiediamo con insistenza e determinazione anche ogni provvedimento che possa prevenire il degrado ambientale della città come centraline fisse di rilevamento delle polveri e dei gas inquinanti, limitazioni del traffico veicolare, controlli continui e rigorosi del rispetto delle norme ambientali da parte delle aziende a rischio ambientale.
Su tutto questo l’amministrazione comunale sta facendo tutto il possibile, oggi come da qualche anno a questa parte?
A nostro parere ci vuole più coraggio e progettualità per far respirare meglio i nostri concittadini.
Noi di Legambiente Bollate non ci stancheremo di richiamare l’attenzione su queste problematiche e incalzeremo Sindaco, Città Metropolitana e Regione affinché Bollate non sia dimenticata. La zona rossa prima o poi (speriamo tutti quanto prima) passerà ma devono risolversi e presto anche le gravi questioni ambientali che viviamo.
18 febbraio 2021 Circolo Legambiente Bollate
