COMPLANARE VIA DON UBOLDI-VIA PIAVE: SI POTEVA E DOVEVA FARE MEGLIO

Comunicato stampa

COMPLANARE VIA DON UBOLDI-VIA PIAVE: SI POTEVA E DOVEVA FARE MEGLIO


Quindici giorni fa circa è stato aperto il tratto di complanare che collega via don Uboldi e via Piave all’altezza della rotonda di via Varalli. Questa è la notizia. Tale arteria stradale locale sgrava un po’ dal traffico le vie più interne di Bollate centro e sicuramente è un fatto positivo. Il tratto di complanare sbloccato era pronto da diverso tempo ma inutilizzato a causa di vari problemi burocratici, ora, pare, risolti.
Opera dunque portata a termine. Bene. Ma si poteva fare meglio? A nostro parere sì. Vi spieghiamo perché e come da un punto di vista della sostenibilità ambientale.
Il nostro primo appunto riguarda la pista ciclo pedonale che costeggia la strada: è stretta, è inferiore in larghezza agli standard europei. É facile verificare che il passaggio contemporaneo del pedone e del ciclista è difficile, non c’è lo spazio sufficiente per farlo in piena sicurezza. Si sarebbe potuto realizzare l’opera sul modello di via Kennedy: strada, marciapiede da 1,5 mt., ciclo di almeno 2,5 mt. e circa 1 mt. per lo spazio alberatura (invece ora è esposta totalmente al sole), stazione di riposo e ristoro vicino alle tre rotonde (Piave, Nazario Sauro, Varesina) ma soprattutto presso la rotonda di Nazario Sauro in corrispondenza del fontanile, elemento con forte caratteristiche storico culturali, uno dei due fontanili con sponde in muratura in una pianura praticamente spoglia e povera di presenze storiche. Da qui anche la nostra proposta di realizzare in prospettiva il parco del FONTANILE STORICO (dalla nuova strada fino alla A52, parco lungo il fontanile) con sosta e attrezzature, il tutto illuminato anche durante il notturno per evitare zone pericolose, inserendo tale progetto all’interno delle compensazioni per opere pubbliche impattanti.
Si tenga presente che la complanare porta verso i centri commerciali di Baranzate da una parte e verso le RSA e gli Istituti tecnici Superiori bollatesi dall’altra.
Un secondo appunto. Sono state installate due barriere antirumore nei pressi delle due RSA. Perfetto, anche se il colpo d’occhio è discutibile. Non si poteva prevedere una barriera del genere anche nei pressi del campo di calcio di via Varalli? Gli spogliatoi per costruire la rotonda sono stati spostati, è stata ripristinata la cancellata; con un po’ più di attenzione e sensibilità ambientale una barriera antirumore collocata anche lì non sarebbe stata fuori luogo.
Un’opera pubblica deve essere realizzata al meglio e questo meglio contempla, secondo noi, anche aspetti tecnico-estetici. Cosa vogliamo dire? Ecco il nostro terzo appunto: l’intelaiatura della complanare, cioè i guard rail installati lungo tutto il percorso, ha, a nostro avviso, un brutto impatto visivo; mantenendo l’obiettivo della massima sicurezza, non si poteva pensare a qualche altra soluzione tecnica più compatibile con il contesto dei prati attorno?
Infine una considerazione generale: Legambiente ritiene che la costruzione di nuove strade debba essere ridotta al minimo. Ogni strada che viene realizzata consuma suolo, porta traffico e smog ed espone alla tentazione di urbanizzare le aree vicine, visto che l’accesso stradale è già presente. Perciò auspichiamo che l’amministrazione respinga con fermezza eventuali nuovi appetiti edificatori che si dovessero fare avanti (però, ahinoi, l’Ambito 3 tra Ospiate e Baranzate è già in fase di pianificazione).
16 maggio 2021
Circolo Legambiente Bollate

L’area pensata come parco del FONTANILE STORICO (dalla nuova strada , in foto in fase di realizzazione, fino alla A52, tratteggiata in rosso )

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