Bollate continua imperterrita a sprecare e consumare suolo, cioè aree verdi libere. Esempi? Il nuovo quartiere di palazzine che sta sorgendo in fondo a via Porra (zona Madonna in Campagna) e la prevista attuazione dell’Ambito 3, l’area, oggi prato, tra Ospiate e Baranzate.
Perché tutto questo? Bollate ha davvero bisogno di “divorare” un bene così prezioso come le aree verdi del suo territorio, che oggi sono un valore aggiunto fondamentale per la qualità della vita delle nostre città?
Se Bollate ha in qualche modo bisogno di nuovo costruito ci si concentri sulle aree dismesse; una su tutte, l’area ex Ceruti/Beretta. È un vero e proprio scandalo che quest’area così centrale e strategica per la città sia abbandonata al degrado ambientale e all’inconcludenza ormai da anni ed anni.
Ci domandiamo: con quale coraggio si continua a sottrarre aree verdi libere alla città?
Basta guardare dall’alto, su Google Maps, il sito dismesso per rendersi conto al volo di quanto esso sia decisivo per la Bollate del futuro, in un contesto anche di risistemazione dell’intera zona di Madonna in Campagna con particolare attenzione alla viabilità.
A nostro parere ci vuole, e subito, un cambio di passo e di strategia.
Quale? Occorre che amministrazione, forze politiche, imprese, associazioni locali, insieme, avviino un processo virtuoso di confronto, scambio di idee e proposte per arrivare ad un progetto condiviso di rigenerazione urbana per quest’area.
Si dirà: ma è un’area privata. É una obiezione opinabile, dal momento che, come stabilito dalla sentenza della corte costituzionale, sono i comuni, quindi l’amministrazione comunale, che possono e devono decidere delle sorti dell’intero territorio comunale, perché ne hanno diritto e facoltà.
Poi ovvio c’è chi si applica con scrupolo ed è virtuoso, perché seriamente convinto dell’importanza della transizione ecologica e chi, navigando a vista, magari decide le sorti di una porzione di territorio a qualche giorno dalle elezioni, come capitato con l’ambito 3 a Bollate un anno fa.
L’amministrazione comunale e la città nelle sue diverse articolazioni possono partecipare alla risistemazione di una parte del suo cuore pulsante, perché questo di fatto è l’area ex Ceruti/Beretta.
Bollate ha risorse importanti e decisive per fare la sua parte; pensiamo soltanto alle Cooperative storiche e alla loro lunga tradizione ispirata al bene comune.
Noi il sasso lo lanciamo: chi è disposto a raccogliere la sfida?
Magari si potrebbero ridurre o addirittura azzerare gli oneri di urbanizzazione per agevolare la rigenerazione di luoghi dismessi nella nostra città. L’amministrazione cittadina cosa ne pensa?
La salvaguardia del verde del nostro territorio è decisiva per garantire benessere e un’adeguata qualità della vita ai cittadini. Legambiente ha partecipato alla campagna europea di qualche anno fa per sensibilizzare gli Stati sulla necessità di mettere fine al consumo di suolo.
Su questi temi il nostro Circolo non mollerà la presa; a settembre ci rifaremo vivi con iniziative e proposte.

11 luglio 2021


Circolo Legambiente Bollate

