Ci ri-siamo: altro incendio di un’azienda che tratta rifiuti speciali nella nostra zona

Mentre siamo sempre in attesa di riscontri oggettivi e risposte ai nostri continui appelli , anche oggi, con rammarico, riprendiamo una notizia di cronaca dalle colonne di Milanotoday.it

Incendio a Baranzate: esplosione, fiamme e fumo nell’azienda che tratta rifiuti speciali

Il rogo è avvenuto verso le 16.30 di venerdì pomeriggio. Fiamme spente dai pompieri.

Un boato forte, potente, sentito distintamente da tutti i residenti della zona. Una nuvola di fumo nero e le fiamme. 

Pomeriggio di paura quello di venerdì a Baranzate, nel Milanese, teatro di un incendio che è divampato poco prima delle 16.30 nella Suez, l’azienda – una volta famosa con il nome di Ecoltecnica – che tratta rifiuti speciali, industriali e inerti. Lo stabilimento – catalogato come “Rir”, a rischio di incidente rilevante – sorge in via Belgioioso, a due passi dall’albero della vita dell’ex Esposizione universale tra i territori di Milano e Baranzate.

Le fiamme, stando a quanto riferito dai vigili del fuoco, sono divampate all’interno di un “caminetto” di un impianto tritarifiuti. Il calore e la pressione hanno poi causato l’esplosione di alcuni cuscinetti che si trovavano proprio nel macchinario. 

Sul posto sono immediatamente intervenuti i pompieri – che hanno spento le fiamme rapidamente, “aiutati” dall’impianto antincendio dello stabilimento che è scattato subito – i soccorritori del 118, gli agenti della polizia locale e i carabinieri. Nel rogo non si sono registrati feriti, né intossicati. 

La centrale operativa dei vigili del fuoco ha inviato anche uomini del gruppo Nbcr, nucleare batteriologico radiologico e chimico, per verificare l’eventuale presenza – per ora non accertata – di sostanze inquinanti nell’aria. 

Già a luglio del 2004, quando la Suez si chiamava ancora Ecoltecnica, lo stabilimento era stato interessato da un incendio, che in quel caso era stato ben più grave. A bruciare allora erano stati alcuni scarti di vernice e oltre cento pompieri erano stati impegnati ore ed ore per domare le fiamme. L’assessore all’ambiente dell’epoca aveva consigliato a tutti i cittadini residenti in zona di tenere le finestre chiuse, anche se poi l’Arpa aveva certificato che non esisteva nessuna emergenza inquinamento. “

 

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